Immagino il paesaggio come una dimensione di aggressione creativa. Uno sguardo sul paesaggio attivo, inteso come parte integrante del lavoro e del linguaggio creativo.
Ho trovato che alcuni lavori, installati all’interno di un paesaggio, dove il paesaggio parla e integra il lavoro, è una esperienza totalmente diversa, sia per l’artista che per chi lo guarda.
L’immagine si eternalizza. Il passato e il presente si uniscono. E lo spettatore è invitato a essere parte integrante del lavoro stesso.
In questo senso penso che il paesaggio e la spiaggia siano come un’università. E le onde siano delle lezioni.
Jonatah Manno (Lecce, 1976) vive e lavora a Lecce e San Foca.
I imagine the landscape as a site of creative assault. A gaze on landscape that is active, understood as an integral part of the work of the creative language.
I found that certain works installed in the landscape, where the landscape speaks and integrates the work, create a completely different experience for both the artist and the viewer. The image becomes eternal.
The past and the present become one. And the viewer is involved and invited to be an integral part of the interpretation of the work itself.
In this sense, I think the landscape and the beach are kind of like a university. And the waves are like lessons.