“Display” è una parola chiave nel mio lavoro. Display inteso come quello che io chiamo nel mio lavoro paesaggio.
Per me paesaggio è un modo di vedere, di percepire, di pensare alle cose. È, per me, una pratica di vita. È una pratica che ho sempre fatto in maniera invisibile e silenziosa. È come se io avessi bisogno di creare armonia. Mi sono accorta che, oltre all’attenzione per gli oggetti, ho sempre di più una fortissima attenzione, esigenza nel dialogo fra di essi. Quindi, come ho disposto io il mio studio? Chiaramente, come per ogni cosa faccio, non solo con l’attenzione alla funzionalità e all’estetica di un determinato tavolo o di una determinata collocazione, ma anche in relazione a tutto ciò che lo circonda.
Alice Ronchi (Milano, 1989) vive e lavora a Milano.
In my work “display” is a key word. Display meant as what, in my work, I call landscape.
Landscape is to me a way of seeing, perceiving, thinking things. It is, to me, a life practice. It is a practice that I've always brought forward in a silent and invisible manner. It is as if I needed to create harmony. I realized that, on top of the attention for objects, I have an increasingly strong attention, a need, for the dialogue between them. And so, how did I arrange my studio? Clearly, as it is with everything I do, not only with an attention towards the functionality and the aesthetic of a certain table or a given collocation, but also to the relation with everything that surrounds it.