In occasione della sedicesima Giornata del Contemporaneo, siamo tornati dopo quattro anni a visitare lo studio di Giulia Cenci in Toscana, per scoprire quanto fossero cambiati i suoi spazi, strumenti e paesaggi, ora evoluti in un nuovo habitat, unico e pieno di cani, galline cavalli e libertà.
Prodotto nel contesto della mostra Giulia Cenci 2019 Baloise Art Prize | Collection Mudam, 12.09.2020 — 17.01.2021, Mudam Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, con il supporto di Ambasciata d’Italia Lussemburgo.
On the occasion of the 16th edition of Giornata del Contemporaneo, we came back after four years to visit Giulia Cenci studio in Tuscany, to discover how much her environment, tools, and landscape evolved in a new and unique habitat, full of dogs, horses, hens, and freedom.
Produced within the framework of the exhibition Giulia Cenci 2019 Baloise Art Prize | Collection Mudam, 12.09.2020 — 17.01.2021, Mudam Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, with the support of the Ambasciata d’Italia Lussemburgo.
It is the place where I grew up and so, somehow, it influenced my way of seeing and looking, both at things and at the processes of things. Probably at the processes even more.
What is important to me is the idea of being able to read fragments of objects next to fragments of raw material. Everything turns malleable, raw. There is this immediate equality between a piece of marble and a piece of tire, between a stretch of clay and an object that has fallen under it and I think that, after a while, it automatically turns into something that has a lot to do with a ruin.
Giulia Cenci (Cortona, 1988) lives and works in Amsterdam.
È il posto dove sono cresciuta, e che quindi ha condizionato il mio modo di guardare e di vedere. Sia le cose che i processi delle cose, anzi forse ancora di più i processi delle cose.
Per me è fondamentale l’idea di poter leggere dei frammenti di oggetti accanto a dei frammenti di materiale grezzo. Sono allo stesso livello. Inizia a essere tutto malleabile, tutto grezzo. Si crea questa parità fra un frammento di marmo e un frammento di pneumatico, tra una distesa di argilla e un oggetto che ci è capitato sotto, che poi diventa, automaticamente, qualcosa che ha molto a che fare con una rovina, secondo me.
Giulia Cenci (Cortona, 1988) vive e lavora ad Amsterdam.
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